Giffoni2017: Everything, Everything

Giffoni2017: Everything, Everything

L’amore tra i due giovani sembrerebbe essere ostacolato da una malattia. Quest’ultima condiziona la protagonista ma diventa metafora, allo stesso tempo, del dono dell’immaginazione e della ricchezza della scoperta. Non tutto risulta centrato ma l’andatura è godibile e il messaggio chiaro, pronto per un determinato target.

Maddy è una splendida ragazza di diciotto anni, intelligente e fantasiosa. Purtroppo deve convivere, sin dalla nascita, con una rara malattia dei globuli bianchi, che non le consente di vivere in ambienti aperti, da qui la necessità di crearsi un intero mondo a casa sua in compagnia della mamma medico. Maddy segue corsi di architettura su internet, recensisce libri e osserva curiosa ciò che la circonda. Un giorno piomba nella sua vita Olly, il vicino di casa. I due, seppur separati spazialmente, si innamorano e iniziano una relazione fatta di messaggi whatsapp e lunghe telefonate. Intanto il tempo passa e i due, per coronare i loro sogni, dovranno essere molto forti.

Siamo testimoni di una messinscena governata da spazi hi-tech e superfici patinate. La casa di Maddy è un microcosmo che, se da un lato segnale il trauma della protagonista, dall’altro lato aumenta l’immersione dello spettatore nelle immagini piene, nei colori saturi. Citando Woody Allen e l’estetica clipparola, la regista Stella Maghie sfrutta al meglio le location, gli spazi che via via diventano allegoria dei sentimenti, delle emozioni dei due giovani. Il finale diventa prevedibile e il montaggio classico, tuttavia l’identificazione, da parte dei più giovani, è assicurata. È Maddy il centro propulsivo del plot, colei che dona significazione e ritmo alla narrazione viceversa Holly è l’adiuvante pronto a seguire l’iter drammaturgico.

Presentato in anteprima al Giffoni, Noi siamo tutto (titolo originale Everything, Everything) è un dramma romantico costruito ad hoc per i teenager dei nostri tempi, in cui alla morale sul senso della perdita fa da contraltare la freschezza e la velocità delle azioni. La scrittura precaria viene affiancata dal grande talento sorgivo della bella Amandla Stenberg/Maddy, molto convincente nella sua performance e ottimamente sostenuta da Nick Robinson/Olly.

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