Roma 2016: La ùltima tarde

Roma 2016: La ùltima tarde

Sendero Luminoso è un’organizzazione terroristica, di stampo maoista, che inizia la sua attività sul finire degli anni Settanta in Perù. La sua genesi affonda le radici nella gioventù studentesca e intellettuale di quell’epoca e attraversa più di quattro decenni arrivando sino ai giorni nostri. Inizialmente appoggiata dal pueblo, con le sue azioni violente e paramilitari, perderà terreno nell’immaginario comune peruviano instaurando una lotta continua con lo Stato che coinvolgerà tutti gli strati sociali.

Lima. Ramòn è appena arrivato da Cusco e siede di fronte all’avvocato divorzista in attesa che arrivi Laura. I due non si vedono e non si sentono ormai da 19 anni e le loro vite si sono completamente rivoluzionate. E a proposito di rivoluzione, i due si da il caso che siano ex-terroristi che per anni hanno combattuto il sistema. Nonostante provenissero da classi differenti, popolano Ramòn quanto alto-borghese Laura, si sono innamorati e hanno condiviso anni difficili tra nascondigli, azioni militari e sequestri. Un cavillo burocratico permetterà ai due di farsi una lunga passeggiata per le vie della capitale che innescherà ricordi, riflessioni e prese di coscienza.

La macchina da presa si concentra sui due protagonisti, un lungo piano sequenza entra in dialettica con l’inizio del confronto tra i due che apre al passato e a ciò che è stato. Lentamente emergono i due poli ideologici che scolpiscono, sul versante del dialogo, le differenze tra i due che forse hanno causato la separazione. Il tempo diegetico lega perfettamente fabula e intreccio con l’attesa della firma finale per il divorzio che ciclicamente condiziona lo svolgimento. In questo tuffo esperienziale gli argomenti toccano il libero arbitrio, la libertà intellettuale, la fine di un amore per cause di forza maggiore, l’impossibilità a gestire il tempo, il rapporto con la violenza verbale e fisica. Il tutto viene gestito da una regia discreta, attenta e non prevaricare i protagonisti e coordinata al meglio con i dialoghi, mai retorici o banali.

La ùltima tarde è un piccolo gioiello di un cinema che sempre meno trova spazio nel nostro presente. Ken Loach, tempo fa, dichiarò che la settima arte non riusciva più a sostenere paradossalmente la semplicità di un dialogo in quadro. Questo film è dialogo puro con due protagonisti che ci raccontano la loro esperienza uscendo anche dal testo per accattivare la nostra curiosità in materia di politica, filosofia e sguardo storico. Tutto questo supera e perdona un finale poco ragionato.

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